Bonus mamme, assente nella busta paga di gennaio: importo e data di accredito

Il bonus mamme lavoratrici, previsto dalla recente legge di Bilancio, non è ancora stato erogato tramite la busta paga, nonostante fosse atteso a partire da gennaio 2024. L’Inps ha confermato che il bonus verrà pagato con un ritardo, recuperando il mese di gennaio.

Questo primo anno del bonus mira a sostenere le famiglie con due o più bambini e comprenderà anche il mese di gennaio. L’esonero della contribuzione previdenziale (9,19% della retribuzione) sarà concesso fino a un massimo di 3.000 euro all’anno per le lavoratrici con due o più figli, con validità nel triennio 2024-2026.

L’esonero massimo di 3.000 euro lordi all’anno, equivalenti a circa 1.700 euro netti, porterà a un aumento massimo di 140 euro al mese in busta paga. Questo incremento dovrà essere considerato insieme al bonus, poiché dipenderà dalla retribuzione individuale di ogni lavoratrice.

Il beneficio del bonus mamme si estende a quelle madri con tre o più figli, di cui almeno uno minorenne, nel triennio 2024-2026. Nel 2024, è esteso anche alle madri con almeno due figli, di cui almeno uno sotto i dieci anni.

Circa 800.000 madri beneficeranno di questo incentivo, di cui la maggioranza ha due figli (600.000) che riceveranno il bonus solo nel 2024, mentre le restanti 200.000 madri con tre o più figli potranno usufruirne fino al termine del 2026.

Per ottenere il bonus, è necessario comunicare all’Inps il numero e il codice fiscale dei figli, direttamente o tramite il datore di lavoro. L’esonero massimo è di 250 euro al mese, con un limite per chi ha una retribuzione inferiore a 2.692 euro. L’esonero non influisce sull’aliquota di computo delle pensioni e non rientra nella categoria di “aiuto di Stato”.

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